La diversità deve essere intesa come risorsa, arricchimento, straordinaria opportunità di scambio, cooperazione e stimolo alla crescita personale di ciascuno. L’educazione interculturale nasce dall’incontro consapevole di soggetti e identità culturali differenti che si muovono insieme verso la costruzione di una nuova convivenza civile.
Non può che avere questa filosofia il Parco Cerillo, un parco pubblico che tutela l’ambiente e favorisce la cultura in tutte le sue forme, prima fra tutte quella d’incontro con l’altro.
Amiamo definirci un “nuovo centro culturale, parte di quell’infrastruttura culturale e sociale nevralgica per l’Italia: uno spazio di prossimità il cui ruolo fondamentale è ancora più evidente dopo la crisi pandemica del 2020.
I nuovicentri culturali rappresentano un’infrastruttura culturale di prossimità da cui poter ripartire prendendosi cura dei cittadini: attraverso pratiche culturali collaborative, coinvolgono pubblici e comunità diversi, realizzando processi di attivazione e coesione sociale.
Al Parco Cerillo tutti si sentono a casa, tutti si sentono accolti, tutti si sentono accettati.
Uno spazio di partecipazione, integrazione e collaborazione dal basso che, in particolare in questo momento difficile, ha avviato molte iniziative di solidarietà per sostenere la comunità e far fronte alle disuguaglianze accentuate dal Covid-19. Per evitare che la distanza fisica si traduca in un desiderio di distanziamento sociale, è necessario superare la paura dell’altro, costruire nuova fiducia e ricucire le relazioni ed il Parco Cerillo rappresenta un presidio nei Campi Flegrei di incontro e accoglienza.
La pandemia di questi anni ha accelerato il declino della oscialità e la fuga dai luoghi d’aggregazione (soprattutto quelli pubblici), prosciugando e rendendo sterile lo spirito interiore del nostro paese. Si sono via via prosciugate le relazioni sociali, i giovani e ancor più i bambini con la DAD sono rimasti isolati e sperduti, i giovani hanno ripiegato la loro esistenza in territori sempre più circoscritti, spesso la propria camera. La paura del contagio è divenuta paura del contatto. Rifugiarsi nelle serie televisive o farsi dirigere da influencer e social sono state le modalità con cui siamo diventati ancor più bravi consumatori e pessimi esseri umani, visto che sempre più raramente condividiamo.
Il Parco Cerillo è un presidio anche per il rispetto della diversità culturale: la presenza di persone straniere nel nostro territorio è ormai una realtà consolidata da tempo, tanto che la nostra zona sta diventando sede di una società multietnica, in cui più culture devono convivere. E’ importante che tutti i cittadini imparino il rispetto e la tolleranza nei confronti di valori che finora non erano patrimonio del loro bagaglio culturale.
